Le aziende private e gli enti pubblici che necessitano di fondi per le proprie attività possono chiedere finanziamenti presso istituti di credito, ma anche rivolgersi al mercato dei risparmiatori, emettendo obbligazioni (spesso chiamati con il termine inglese bond). Pertanto, i risparmiatori, acquistando un titolo obbligazionario, diventano creditori dell’ente emittente, il quale, a sua volta, si obbliga a pagare interessi (anche periodici) ed a rimborsare il capitale ad una scadenza prefissata.
All’emissione, l’azienda debitrice definisce il tasso al quale il prestito è regolato, la periodicità del pagamento degli interessi e la data di scadenza per il rimborso. A sua volta, il risparmiatore, sottoscrivendo obbligazioni, diventa creditore della società o ente che le ha emesse e acquista il diritto alla restituzione del capitale prestato, nel termine ed alle condizioni stabilite dall’emittente.
A differenza delle azioni, che esprimono il possesso di una parte del capitale di una società, le obbligazioni danno il diritto alla riscossione degli interessi e del capitale investito. Mentre l’azionista è socio della società emittente, l’obbligazionista ne è creditore. Quindi l’azionista partecipa alle sorti della società e ha un ritorno dall’investimento che è direttamente collegato, nel bene e nel male, ai risultati economici dell’azienda. L’obbligazionista, invece, ha un ritorno dell’investimento che non dipende dai risultati aziendali, se non quando questi sono talmente negativi da rendere impossibile il rimborso del debito.
Le obbligazioni sono titoli di credito emessi da
– Stati Sovrani. I titoli di Stato italiani sono Bot, Cct, Ctz, Btp.
– Società. Le obbligazioni societarie, o corporate bond, sono le obbligazioni emesse da banche, in questo caso si parla di obbligazioni bancarie, aziende e società private.
– Enti Sovranazionali. Sono organismi bancari internazionali creati e garantiti da comunità di Stati (UE), non appartenenti ad un unico specifico paese, che raccolgono fondi per finanziare progetti governativi o di aziende private in diverse parti del mondo.Tra gli enti sovranazionali più importanti figurano European Investment Bank (BEI), la European Bank for Reconstruction and Development (EBRD), World Bank (IBRD), Fondo Monetario Internazionale.
Sulle obbligazioni grava un’aliquota fiscale sugli interessi. Inoltre anche le plusvalenze eventualmente realizzate sono tassate con la stessa aliquota.
In relazione al flusso degli interessi periodici, cioè al pagamento delle cedole, ed al rimborso alla scadenza del capitale, che è pari al valore nominale, le tipologie principali di obbligazioni, da cui derivano tutte le altre, sono le seguenti:
– Tasso fisso. La cedola rimane fissa per tutta la durata dell’obbligazione. Alla scadenza l’investitore riceve una somma di denaro pari al valore di rimborso dei titoli, mentre durante la storia dell’obbligazione riceve gli interessi con una cedola trimestrale, semestrale o annuale. I più noti sono i Btp (Buono del Tesoro Poliennali), titoli pluriennali con scadenze anche di 30 anni, che prevedono una cedola fissa semestrale o annuale.
– Tasso variabile. Gli interessi maturano in funzione di determinati parametri, come ad esempio l’Euribor, gli indici azionari, i prezzi di azioni, i tassi di cambio, e quant’altro. I più noti sono i Cct (Certificato di Credito del Tesoro) titoli pluriennali che pagano cedole semestrali determinate in base all’andamento dei tassi dei Bot.
Molto interessanti.