Diffida per mancata consegna auto – Esempio e Fac Simile Compilabile

Una diffida per mancata consegna auto è una comunicazione formale, generalmente inviata tramite raccomandata o PEC, con cui l’acquirente sollecita il venditore a consegnare il veicolo acquistato entro un termine specifico. Questo atto serve a mettere in mora il venditore, ossia a formalizzare il ritardo e a fissare un ultimo termine per adempiere all’obbligazione di consegna. Se il venditore non ottempera entro il termine indicato, l’acquirente può procedere con ulteriori azioni legali, come la risoluzione del contratto e la richiesta di risarcimento danni.

Come scrivere una Diffida per mancata consegna auto

La diffida per mancata consegna di un’autovettura è uno strumento legale che consente all’acquirente di tutelarsi nei confronti del venditore, sia esso un concessionario, un intermediario o un privato, quando il contratto è stato regolarmente concluso ma la consegna non avviene nei tempi pattuiti o comunque entro un termine ragionevole. Nel nostro ordinamento l’obbligo di consegna è disciplinato dal codice civile e, nei rapporti tra professionista e consumatore, anche dal Codice del Consumo. La consegna rappresenta l’adempimento principale del venditore, al pari del pagamento del prezzo da parte dell’acquirente. Il ritardo o l’omissione costituisce inadempimento contrattuale e apre la strada all’esercizio dei rimedi previsti dalla legge.

La base normativa è duplice. L’articolo 1219 del codice civile disciplina la costituzione in mora, ossia l’intimazione scritta ad adempiere, e l’articolo 1454 prevede la possibilità di diffidare la controparte ad adempiere entro un termine congruo, decorso il quale il contratto si intende risolto di diritto. Nel settore della vendita di beni ai consumatori, l’articolo 61 del Codice del Consumo stabilisce che, salvo diverso accordo, il professionista debba consegnare i beni senza ritardo ingiustificato e comunque entro trenta giorni dalla conclusione del contratto. Se il termine non è rispettato, il consumatore può fissare al venditore un termine supplementare adeguato, con diffida ad adempiere; decorso inutilmente anche questo, ha diritto di risolvere il contratto, ottenere la restituzione del prezzo eventualmente già corrisposto e il risarcimento del danno.

La diffida va redatta in forma scritta e trasmessa con mezzi idonei a fornire prova dell’invio e della ricezione, come la raccomandata con avviso di ricevimento o la posta elettronica certificata. Deve indicare con precisione i dati del contratto, la data di stipula, il modello del veicolo, eventuali acconti o saldo già pagati, la data di consegna prevista e la richiesta formale di consegna entro un termine finale preciso e congruo. È opportuno richiamare la normativa applicabile, ossia gli articoli del codice civile e del Codice del Consumo, e avvertire che, in difetto di adempimento, si procederà alla risoluzione del contratto e alla richiesta di restituzione delle somme versate, con interessi e risarcimento dei danni. Questo atto costituisce in mora il venditore, fa decorrere gli interessi dovuti e apre la possibilità di agire in giudizio per ottenere una sentenza di condanna o un provvedimento cautelare.

Gli effetti della diffida sono rilevanti. Dal momento della ricezione, il venditore è formalmente inadempiente e non può invocare scuse generiche se non prova l’esistenza di una causa di forza maggiore o di un accordo diverso. Se il termine supplementare concesso scade senza esito, l’acquirente può dichiarare risolto il contratto e pretendere la restituzione degli importi versati, eventualmente maggiorati di interessi legali o moratori, oltre al risarcimento dei danni subiti, che possono consistere nel maggior costo per acquistare un veicolo analogo altrove, nel disagio subito per la mancata disponibilità dell’auto o in ulteriori spese documentabili. In caso di ritardo non eccessivo, l’acquirente potrebbe scegliere di mantenere in vita il contratto e chiedere solo il risarcimento dei danni per il ritardo, ma la diffida resta comunque la premessa indispensabile per qualsiasi tutela.

Nel rapporto con un concessionario ufficiale è utile ricordare che le condizioni generali di vendita spesso stabiliscono termini indicativi, ma la legge prevale sul contratto quando questi termini diventano irragionevoli o configurano uno squilibrio a danno del consumatore. Nel rapporto tra privati si applicano invece le regole generali della compravendita, senza la disciplina protettiva del Codice del Consumo, ma con la piena operatività della diffida ad adempiere e della risoluzione per inadempimento. In entrambi i casi, una diffida ben redatta rafforza la posizione dell’acquirente e lo mette nelle condizioni di chiedere tutela giudiziaria più rapida, compreso un decreto ingiuntivo per la restituzione degli acconti già versati.

Esempio di Diffida per mancata consegna auto

Modello 1 – Generico

Oggetto: Diffida ad adempiere per mancata consegna autovettura

Spett.le [DENOMINAZIONE/CONCESSIONARIO o NOME VENDITORE]

Il/La sottoscritto/a [NOME E COGNOME], residente in [INDIRIZZO], in data [DATA CONTRATTO] ha sottoscritto con Voi contratto di acquisto dell’autovettura [MARCA, MODELLO, TARGA o N. TELAIO se disponibile], con previsione di consegna entro il [DATA SCADENZA CONTRATTO].

Ad oggi, nonostante il decorso del termine e i pagamenti già effettuati per un importo complessivo di € [IMPORTO], la vettura non è stata consegnata.

Con la presente, ai sensi degli artt. 1219 e 1454 c.c., Vi diffido formalmente a consegnare l’autovettura entro e non oltre [N] giorni dal ricevimento della presente. Decorso inutilmente tale termine, considererò risolto il contratto e richiederò la restituzione delle somme versate, maggiorate di interessi e con risarcimento dei danni.

In difetto di riscontro, mi vedrò costretto/a a rivolgermi all’Autorità giudiziaria per la tutela dei miei diritti.

Distinti saluti.

[LUOGO], [DATA]
[FIRMA]
[Recapiti – PEC/E-mail/Telefono]

Modello 2 – Acquisto da concessionario (B2C con Codice del Consumo)

Oggetto: Diffida ad adempiere ex art. 61 Codice del Consumo – Mancata consegna auto

Spett.le [CONCESSIONARIO]

In data [DATA CONTRATTO] ho sottoscritto presso i Vostri locali contratto di acquisto dell’autovettura [MARCA, MODELLO, ALLESTIMENTO], con consegna pattuita entro il [DATA]. Ho provveduto al pagamento di € [IMPORTO] a titolo di acconto/saldo.

Ad oggi la consegna non è avvenuta, senza giustificato motivo. Ai sensi dell’art. 61 del Codice del Consumo, Vi assegno un termine supplementare e perentorio di [15] giorni dal ricevimento della presente per adempiere alla consegna.

In caso contrario, considererò risolto il contratto e richiederò la restituzione integrale delle somme già versate, oltre agli interessi e al risarcimento dei danni subiti.

La presente vale a tutti gli effetti come messa in mora.

[LUOGO], [DATA]
[FIRMA]
[RECAPITI]

Modello 3 – Acquisto tra privati

Oggetto: Diffida ad adempiere per mancata consegna auto

Spett.le Sig./Sig.ra [NOME VENDITORE]

Con riferimento al contratto di compravendita concluso in data [DATA] per l’autovettura [MARCA, MODELLO, TARGA], da Voi vendutami e da me regolarmente pagata per € [IMPORTO], Vi segnalo che, nonostante i miei ripetuti solleciti, non avete provveduto alla consegna.

Con la presente Vi intimo ad adempiere entro e non oltre [N] giorni dal ricevimento, consegnando il veicolo nelle condizioni pattuite. In mancanza, il contratto si intenderà risolto di diritto e mi riservo di agire in giudizio per ottenere la restituzione delle somme corrisposte e il risarcimento dei danni.

[LUOGO], [DATA]
[FIRMA]

Modello 4 – Richiesta restituzione acconto già versato

Oggetto: Diffida per mancata consegna auto e richiesta restituzione somme

Spett.le [DENOMINAZIONE/CONCESSIONARIO]

In data [DATA] ho sottoscritto con Voi contratto di acquisto per l’autovettura [MARCA, MODELLO], versando la somma di € [IMPORTO] a titolo di acconto. La consegna era prevista per il [DATA SCADENZA], ma, a oggi, nonostante le ripetute richieste, il veicolo non è stato consegnato.

Con la presente Vi diffido ad adempiere entro [N] giorni dal ricevimento. In mancanza, considererò risolto il contratto e richiederò la restituzione immediata dell’acconto, oltre a interessi e risarcimento dei danni subiti.

La presente costituisce formale messa in mora.

[LUOGO], [DATA]
[FIRMA]
[Recapiti – PEC/E-mail/Telefono]