Diffida per calunnia – Esempio e Fac Simile Compilabile

Una diffida per calunnia è un atto formale con cui una persona invita un’altra a cessare comportamenti o affermazioni false e gravemente diffamatorie, che configurano il reato di calunnia. In particolare, la calunnia consiste nell’accusare ingiustamente qualcuno di un reato sapendolo innocente. Attraverso la diffida, si mette in mora la persona affinché interrompa tali condotte e si avverte che, in mancanza, si procederà per vie legali, sia in sede penale sia civile, per tutelare la propria reputazione e i propri diritti.

Come scrivere una Diffida per calunnia

La diffida per calunnia è uno strumento che si colloca in un terreno delicato, perché la calunnia è un reato previsto e punito dall’articolo 368 del codice penale e non si tratta dunque di una mera inadempienza contrattuale o di un comportamento civile scorretto. La condotta calunniosa si configura quando una persona, con denuncia, querela, istanza o dichiarazione presentata a un’autorità giudiziaria o a un’altra autorità che ha l’obbligo di riferire, incolpa qualcuno di un reato pur sapendolo innocente, oppure simula a suo carico le tracce di un reato. È un delitto grave, procedibile d’ufficio, che comporta pene elevate fino a dodici anni di reclusione a seconda delle conseguenze, e la sua gestione non può ridursi a un semplice scambio di lettere private.

Quando una persona ritiene di essere vittima di calunnia, il rimedio principale è la denuncia all’autorità giudiziaria, perché solo quest’ultima ha il potere di accertare la falsità dell’accusa e perseguire penalmente l’autore. La diffida, in questo contesto, non sostituisce né rende superflua la denuncia: non ha efficacia nel bloccare il procedimento penale eventualmente già avviato a seguito della falsa denuncia. Tuttavia, può avere una funzione preventiva e stragiudiziale, soprattutto se le accuse vengono formulate in modo informale o in contesti non ancora portati all’attenzione della magistratura. In questi casi, una diffida scritta serve a intimare al responsabile di cessare immediatamente la condotta diffamatoria e calunniosa, avvertendo che in caso contrario si agirà senza esitazioni con denuncia penale e con richiesta di risarcimento dei danni in sede civile.

La diffida deve essere redatta in forma scritta e trasmessa con mezzi che consentano di provare l’invio e la ricezione, come la posta elettronica certificata o la raccomandata con avviso di ricevimento. Nel testo vanno identificati i fatti contestati, indicando in quale data e in quale circostanza la persona diffidata ha mosso accuse false, quale sia la natura delle accuse e perché si configurino come calunniose. È opportuno richiamare l’articolo 368 del codice penale e mettere in evidenza la gravità della condotta, sottolineando che si tratta di un reato perseguibile d’ufficio. La lettera può costituire prova in un successivo giudizio, dimostrando che la parte offesa ha invitato l’autore a desistere dalla condotta e lo ha reso edotto delle conseguenze penali.

Dal punto di vista giuridico, la diffida in materia di calunnia svolge dunque un ruolo secondario ma non privo di utilità. Non impedisce l’eventuale prosecuzione del procedimento penale avviato dalla falsa accusa, ma può documentare la volontà della parte lesa di tutelarsi e la consapevolezza dell’autore del comportamento illecito. In ambito civile, la diffida può essere il primo passo verso un’azione risarcitoria, perché consente di formalizzare la richiesta di cessazione delle condotte lesive e la messa in mora dell’autore ai fini del danno non patrimoniale derivante dalla lesione dell’onore e della reputazione.

È importante distinguere la diffida per calunnia da quella per diffamazione. La diffamazione, disciplinata dall’articolo 595 del codice penale, riguarda dichiarazioni false e offensive rese a terzi in assenza della persona interessata, mentre la calunnia ha come tratto distintivo l’accusa falsa di un reato fatta a un’autorità. In entrambi i casi, la diffida non elimina la necessità di rivolgersi al giudice, ma può rafforzare la posizione della persona offesa, costituendo un avvertimento formale e un mezzo per interrompere la condotta in sede stragiudiziale.

La redazione di una diffida di questo tipo richiede cautela, perché è essenziale evitare di rispondere a una calunnia con affermazioni che possano a loro volta esporre a responsabilità penale. Per questo motivo, il testo dovrebbe mantenere un tono fermo e professionale, limitandosi a descrivere i fatti, a contestarne la falsità e a intimare la cessazione delle condotte, con l’avvertimento delle conseguenze legali. Non si tratta dunque di una lettera “minatoria”, ma di una comunicazione formale che prepara e accompagna la tutela giudiziaria.

Esempio di Diffida per calunnia

Modello 1 – Generico

Oggetto: Diffida per condotte calunniose

Spett.le Sig./Sig.ra [NOME],
con la presente Le contesto formalmente di avermi attribuito falsamente condotte integranti reato, circostanza che configura la fattispecie di calunnia ex art. 368 c.p.

La invito pertanto a cessare immediatamente ogni ulteriore dichiarazione o comportamento volto a presentarmi come autore di fatti penalmente rilevanti e a ritrattare quanto già affermato nelle sedi opportune.

La avverto che, in difetto di immediata cessazione e rettifica, mi vedrò costretto ad adire l’Autorità Giudiziaria, con denuncia penale e con richiesta di risarcimento dei danni morali e patrimoniali subiti.

La presente valga quale diffida formale e messa in mora.

[LUOGO], [DATA]
[FIRMA]
[Recapiti – PEC/E-mail/Telefono]

Modello 2 – Calunnia tramite denuncia infondata

Oggetto: Diffida per denuncia calunniosa

Spett.le Sig./Sig.ra [NOME],
mi risulta che in data [DATA] Ella abbia sporto denuncia nei miei confronti presso [AUTORITÀ], attribuendomi fatti di reato che non ho mai commesso. Tale comportamento, posto in essere con consapevolezza della mia innocenza, integra il reato di calunnia previsto dall’art. 368 c.p.

Con la presente La diffido a revocare e rettificare senza indugio le false dichiarazioni rese, astenendosi in futuro dal reiterare simili condotte. In caso contrario, procederò a presentare denuncia presso la competente Procura della Repubblica e ad agire in sede civile per il risarcimento dei danni arrecati alla mia onorabilità e reputazione.

[LUOGO], [DATA]
[FIRMA]
[Recapiti – PEC/E-mail/Telefono]

Modello 3 – Calunnia in ambito lavorativo

Oggetto: Diffida per accuse calunniose in ambito professionale

Spett.le Sig./Sig.ra [NOME],
mi vedo costretto/a a contestare le Sue dichiarazioni rese in data [DATA] davanti a [DATORE DI LAVORO/ORGANO INTERNO], con cui mi ha falsamente attribuito la commissione di [DESCRIZIONE DEL REATO].

Le Sue affermazioni, prive di fondamento e consapevolmente false, integrano condotta calunniosa ai sensi dell’art. 368 c.p. e danneggiano gravemente la mia immagine professionale e personale.

La invito pertanto a cessare immediatamente tali condotte, a rettificare le accuse e a fornire smentita scritta nelle stesse sedi in cui le dichiarazioni sono state rilasciate. In mancanza, sarò costretto/a a sporgere denuncia penale e a promuovere azione civile per il risarcimento dei danni.

[LUOGO], [DATA]
[FIRMA]
[Recapiti – PEC/E-mail/Telefono]

Modello 4 – Diffida con richiesta di risarcimento danni

Oggetto: Diffida per calunnia e richiesta di risarcimento danni

Spett.le Sig./Sig.ra [NOME],
in relazione alle dichiarazioni da Lei rese in data [DATA] presso [AUTORITÀ/CONTESTO], con cui mi ha falsamente accusato di [DESCRIZIONE DEL REATO], Le comunico che tali condotte costituiscono calunnia ai sensi dell’art. 368 c.p. e mi hanno arrecato grave pregiudizio alla reputazione, oltre a conseguenze economiche documentabili.

La diffido a cessare immediatamente tali condotte e a risarcirmi spontaneamente dei danni subiti, da quantificarsi in via equitativa o comunque in sede giudiziaria. In difetto di riscontro entro [N] giorni dal ricevimento della presente, procederò a sporgere denuncia penale e ad adire il Giudice civile per ottenere la condanna al risarcimento.

La presente costituisce diffida formale e interruzione di ogni termine di prescrizione.

[LUOGO], [DATA]
[FIRMA]
[Recapiti – PEC/E-mail/Telefono]