Diffida per demansionamento – Esempio e Fac Simile Compilabile

Una diffida per demansionamento è una comunicazione formale che il lavoratore invia al datore di lavoro quando ritiene di essere stato assegnato a mansioni inferiori rispetto a quelle previste dal proprio contratto o dalla qualifica riconosciuta. Attraverso la diffida, il dipendente contesta ufficialmente il demansionamento, invita il datore di lavoro a ripristinare le corrette mansioni e può riservarsi di richiedere un risarcimento per eventuali danni subiti. Questo atto serve anche a tutelare il lavoratore in vista di eventuali azioni legali future.

Come scrivere una Diffida per demansionamento

La diffida per demansionamento rappresenta uno degli strumenti di tutela più importanti che il lavoratore ha a disposizione quando si trova nella condizione di svolgere mansioni inferiori rispetto a quelle per le quali è stato assunto o rispetto a quelle successivamente acquisite. Dal punto di vista legale, il demansionamento è vietato dall’articolo 2103 del Codice Civile, così come modificato dal Jobs Act, che stabilisce il principio secondo cui il lavoratore deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto, a quelle equivalenti o, in casi specifici e tassativi, a mansioni inferiori, ma sempre nel rispetto di determinate procedure e garanzie.

Quando il lavoratore si rende conto che le mansioni a lui assegnate risultano inferiori rispetto al proprio inquadramento contrattuale, può inviare una diffida al datore di lavoro. Questo atto ha la funzione di interrompere la condotta illegittima e di costituire in mora il datore stesso, rappresentando anche un presupposto necessario per eventuali azioni legali successive. La diffida deve essere redatta in forma scritta, preferibilmente tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o PEC, così da garantirne la tracciabilità e la data certa.

Nel redigere la diffida, è fondamentale descrivere in modo chiaro e dettagliato la situazione di demansionamento, specificando le mansioni svolte, il periodo di tempo durante il quale si è verificata la violazione e le differenze con le mansioni previste dal contratto. È importante richiedere formalmente la cessazione immediata della condotta illegittima e la riassegnazione alle mansioni corrette, riservandosi altresì di agire nelle sedi competenti per il risarcimento dei danni subiti. È consigliabile allegare eventuale documentazione a supporto, come il contratto di assunzione, comunicazioni aziendali o testimoni che possano confermare lo svolgimento di mansioni inferiori.

L’invio della diffida ha anche la funzione di interrompere i termini di prescrizione per la richiesta di risarcimento danni, che, nel caso di demansionamento, decorrono dal momento in cui cessa la situazione lesiva. Se il datore di lavoro non provvede alla cessazione del demansionamento dopo aver ricevuto la diffida, il lavoratore può rivolgersi al Giudice del lavoro per ottenere la reintegrazione nelle mansioni corrette e il risarcimento del danno, sia patrimoniale che non patrimoniale, subito a causa della violazione.

In conclusione, la diffida per demansionamento è uno strumento fondamentale di autotutela, che consente al lavoratore di formalizzare la propria posizione e di aprire la strada a una successiva tutela giudiziale in caso di mancata risoluzione della controversia in via stragiudiziale. È sempre consigliabile, per la redazione della diffida, rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto del lavoro, così da garantirne la correttezza formale e sostanziale, nonché la massima efficacia ai fini della tutela dei propri diritti.

Esempio di Diffida per demansionamento

Oggetto: diffida

Io sottoscritto Mario Rossi, nato a Milano il 10/01/1980 e residente a Milano, Via delle Rose n. 5,
scrivo la presente esponendoLe quanto segue:
Dal giorno 01/04/2024, a seguito di decisione unilaterale della Società Alfa S.r.l., mi è stato assegnato un incarico e mansioni inferiori rispetto a quanto previsto dal mio contratto di lavoro, inquadrato al livello 5 del CCNL Commercio. In particolare, sono stato rimosso dal ruolo di responsabile amministrativo e destinato a svolgere mansioni di archivio documentale, attività che non corrispondono né alle mie competenze professionali né all’inquadramento contrattuale. Tale situazione configura un evidente caso di demansionamento, in violazione dell’art. 2103 c.c. e delle norme di legge a tutela del lavoratore.

Pertanto, alla luce di quanto appena esposto
CHIEDO
l’immediato ripristino delle mansioni proprie del mio profilo professionale e del mio livello di inquadramento contrattuale, nonché il riconoscimento delle differenze retributive maturate a seguito del demansionamento e di ogni altra voce spettante per legge.

E DIFFIDO
ad adempiere a quanto sopra richiesto entro e non oltre 15 giorni dal ricevimento della presente. Trascorso infruttuosamente questo termine, mi vedrò costretto ad adire le vie legali, ricorrendo all’autorità giudiziaria competente per la tutela delle mie ragioni, con aggravio di spese a Suo carico.

Distinti saluti.
Milano, 15/06/2024
Firma
Mario Rossi

Modello Diffida per demansionamento

Oggetto: Diffida per Demansionamento ex art. 2103 c.c.

Spett.le [Nome Azienda]
[Indirizzo Azienda]
[CAP, Città]

Raccomandata A/R / PEC: [indirizzo PEC azienda]

[Luogo], [Data]

Il/La sottoscritto/a [Nome e Cognome], nato/a a [luogo di nascita] il [data di nascita], residente in [indirizzo completo], codice fiscale [codice fiscale], assunto/a presso la Vostra Società con contratto di lavoro subordinato a tempo [determinato/indeterminato], in qualità di [qualifica d’assunzione], con mansioni di [mansioni contrattuali],

PREMESSO CHE

  • In data [data di assunzione], il/la sottoscritto/a veniva assunto/a dalla Vostra Società con la qualifica sopra indicata e con attribuzione delle seguenti mansioni: [descrizione delle mansioni];
  • In seguito, a partire dal [data], veniva adibito/a a mansioni inferiori rispetto a quelle attribuite in sede di assunzione e non corrispondenti al livello di inquadramento contrattuale, come di seguito specificato: [descrizione delle mansioni inferiori];
  • Tale situazione configura una violazione dell’art. 2103 c.c. e della normativa contrattuale collettiva applicabile, nonché un pregiudizio alla professionalità, alla dignità e alla retribuzione del lavoratore;

    TUTTO CIÒ PREMESSO

    Con la presente, il/la sottoscritto/a

    DIFFIDA

    la S.V. a cessare senza indugio la condotta lesiva sopra descritta e a reintegrarlo/a immediatamente nelle mansioni originarie o comunque in mansioni equivalenti a quelle per cui è stato assunto/a, con il corretto inquadramento contrattuale e il riconoscimento di tutte le differenze retributive e contributive maturate dal [data di inizio demansionamento] ad oggi.

    Si invita inoltre la Società a fornire riscontro scritto entro e non oltre 7 giorni dal ricevimento della presente, riservandomi fin d’ora di adire l’Autorità Giudiziaria competente per la tutela dei miei diritti e per il risarcimento di tutti i danni patiti e patiendi.

    Distinti saluti.

    [Firma]

    [Nome e Cognome]