Abbiamo parlato negli scorsi articoli degli indicatori. Prima di continuare con l’ultima serie di indicatori per l’analisi tecnica del mercato delle valute, dobbiamo chiarire il discorso delle formule matematiche sulle quali tali indicatori si basano. Tutti gli indicatori sono calcolati partendo da formule matematiche più o meno complesse.
Qualunque sia l’indicatore che vorreste usare, in ogni caso, non bisogna preoccuparsi di dover calcolare ogni volta la formula a mano, dato che i software di forex che i broker mettono a disposizione già effettuano questo ed altri calcoli in automatico.
L’indicatore stocastico è ideale per chi è un grande fan degli indicatori RSI e del MACD. Questo indicatore è una combinazione di entrambi gli indicatori precedenti e permette di avere un chiaro punto di entrata, attraverso l’uso delle medie mobili, mentre ci permette contemporaneamente di vedere se la moneta è in una fase di ipercomprato o di ipervenduto. Racchiude un po’ il meglio di entrambe gli indicatori.
L’indicatore percentuale di William Range è stato creato da Larry Williams. Ha una funzionalità simile a quella dello stocastico ed è utilizzato dagli operatori per determinare se una valuta è in una fase di ipercomprato o di ipervenduto. Considerando che l’indicatore stocastico è diretto, l’indicatore William completa le indicazioni che lo stocastico ci offre grazie al fatto che è tracciato su una scala rovesciata, ovvero con il valore 0 in alto e il valore 100 in basso. Come funziona dunque questo indicatore?
Una pratica comune tra gli utenti per usano il William Range è quello di acquistare quando %R raggiunge il 100% , mentre si vende quando il valore del %R raggiunge lo 0%.
L’indicatore ZigZag si concentra unicamente sulle inversioni di prezzo importanti, in maniera da dare ai commercianti una visione molto semplice e rigida di come prezzo si sta muovendo e di come potrebbe muoversi in futuro.