Il magazzino è una delle voci caratteristiche della maggior parte delle imprese. Al suo interno sono contenute le rimanenze che variano da un esercizio all’altro. La variazione delle rimanenze è contenuta all’interno del conto Economico e ci permette, avendo a disposizione lo Stato Patrimoniale dell’anno precedente, di determinare le rimanenze finali, vediamo come fare.
Lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico sono due principali documenti contabili che costituiscono il Bilancio di Esercizio di un’impresa. All’interno del primo di questi due documenti troviamo le grandezze stock in capo alla società al termine dell’esercizio (debiti, crediti, immobilizzazioni ecc). Mentre nel secondo troviamo quei flussi che hanno riguardato l’intero anno.
Una importante voce presente all’interno dello Stato Patrimoniale è la voce Rimanenze finali, che indica il magazzino di fine periodo, relativamente a cui è possibile vedere questa guida sulle rimanenze finali per una descrizione più dettagliate. Sempre all’interno del documento troviamo anche le rimanenze iniziali dell’anno che corrispondono, ovviamente, alle finali dell’anno precedente. All’interno del Conto Economico troviamo invece la variazione di magazzino avvenuta nel corso dell’esercizio di competenza.
Da quanto detto è intuitivo che il valore delle rimanenze dell’anno sarà pari a quello delle rimanenze iniziali più la variazione delle rimanenze da Conto economico (questa può ovviamente avere segno sia positivo che negativo). Ad esempio se un’impresa avesse rimanenze finali 2016 pari a € 100 (pari alle rimanenze iniziali 2011) e variazioni 2011 pari a -20€. Le rimanenze finali 2017 sarebbero pari a 100€ – 20€ ovvero a 80 euro.