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Come Determinare le Rimanenze Finali

Il magazzino è una delle voci caratteristiche della maggior parte delle imprese. Al suo interno sono contenute le rimanenze che variano da un esercizio all’altro. La variazione delle rimanenze è contenuta all’interno del conto Economico e ci permette, avendo a disposizione lo Stato Patrimoniale dell’anno precedente, di determinare le rimanenze finali, vediamo come fare.

Lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico sono due principali documenti contabili che costituiscono il Bilancio di Esercizio di un’impresa. All’interno del primo di questi due documenti troviamo le grandezze stock in capo alla società al termine dell’esercizio (debiti, crediti, immobilizzazioni ecc). Mentre nel secondo troviamo quei flussi che hanno riguardato l’intero anno.

Una importante voce presente all’interno dello Stato Patrimoniale è la voce Rimanenze finali, che indica il magazzino di fine periodo, relativamente a cui è possibile vedere questa guida sulle rimanenze finali per una descrizione più dettagliate. Sempre all’interno del documento troviamo anche le rimanenze iniziali dell’anno che corrispondono, ovviamente, alle finali dell’anno precedente. All’interno del Conto Economico troviamo invece la variazione di magazzino avvenuta nel corso dell’esercizio di competenza.

Da quanto detto è intuitivo che il valore delle rimanenze dell’anno sarà pari a quello delle rimanenze iniziali più la variazione delle rimanenze da Conto economico (questa può ovviamente avere segno sia positivo che negativo). Ad esempio se un’impresa avesse rimanenze finali 2016 pari a € 100 (pari alle rimanenze iniziali 2011) e variazioni 2011 pari a -20€. Le rimanenze finali 2017 sarebbero pari a 100€ – 20€ ovvero a 80 euro.

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Come Aprire un Franchising

Il franchising è una formula che permette a chiunque di aprire un’attività avvalendosi di un marchio affermato. Si tratta di una soluzione estesa a diversi settori, dall’abbigliamento al campo immobiliare, dall’intimo al video noleggio, dalla telefonia all’agenzia di viaggi.

Per aprire un franchising servono soldi, spesso anche più di quanti ne occorrono per un’attività individuale e autonoma: ma perché allora sempre più gente sceglie la formula dell’affiliazione? Il primo vantaggio del franchising è proprio quello di avvalersi della visibilità di un marchio già affermato che rappresenta una garanzia per i clienti. L’affiliante inoltre solitamente impartisce delle direttive e delle indicazioni per quanto riguarda la scelta dell’arredamento etc. in modo da indirizzare gli imprenditori meno esperti. Un sistema di franchising fornisce quindi gli strumenti e il know how iniziale. Aprire un franchising non vuol dire fare soldi facili, spesso gli incassi tardano ad arrivare perché i primi tempi ci si trova spesso a non avere utili disponibili in quanto ci sono diverse spese da sostenere.

Quando si apre un franchising spesso viene richiesto da contratto la stipula di una fideiussione bancaria o assicurativa per garantire il pagamento dei fornitori, dai proprietari degli immobili ad altri servizi inerenti allo svolgimento dell’attività. Oltre ai costi preventivabili da subito ci sono variabili che non possono essere quantificate immediatamente come l’assunzione del personale, le spese amministrative e burocratiche.

Tutti questi elementi sono specificati nel contratto, che deve essere quindi molto dettagliato. Per un esempio è possibile vedere questo modello di contratto di franchising su Dirittofacile.net.

Alcuni franchisor consentono pagamenti dilazionati nel tempo o convenzioni con istituti di credito o bancari. In ogni caso prima di aprire un’attività in franchising è opportuno redigere un piano di ammortamento dei costi e analizzare la concorrenza.

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Come Cercare Lavoro Online

In questa guida mettiamo a disposizione alcuni consigli utili su come cercare lavoro online.

Su Internet sono presenti diversi siti dove vengono raggruppate le proposte di lavoro disponibili in rete, il più conosciuto è probabilmente Infojobs. Su questi siti è sufficiente scrivere la mansione desiderata e la zona d’Italia o del mondo dove si vuole lavorare e subito il motore di ricerca ti seleziona le offerte inerenti e aggiornate del lavoro che cerchi.

Scrivi la mansione che ti interessa e la zona dove vuoi lavorare. Appariranno le offerte di lavoro aggiornate. Cliccando sulla proposta che ti interessa, sarai reindirizzato alla pagina dell’agenzia del lavoro, dell’azienda o simili che propone il lavoro. Rispondi alla proposta o direttamente o allegando il tuo curriculum formato europeo, ricordandoti di esprimere il consenso al trattamento dei tuoi dati in base al DPR, altrimenti non sarai considerato.

Il consiglio è di iscriverti direttamente ai siti delle agenzie o aziende che presentano le offerte di lavoro, in maniera da essere inseriti direttamente nella banca dati dell’agenzia e avere così maggiori possibilità di trovare lavoro. Ma più importante è fare il colloquio direttamente in filiale, in quanto chi è iscritto direttamente in filiale ha più possibilità di trovare lavoro rispetto a chi è iscritto solo on line.

Capita spesso che le aziende non si avvalgano dei motori di ricerca on line o di agenzie del lavoro. In questo può essere cercare direttamente sul sito internet dell’azienda di nostro interesse le proposte di lavoro aggiornate, registrandosi e rispondendo direttamente con candidatura apposita. Questo tipo di informazione può essere facilmente trovata tramite il sito Lavorareconnoi.com.

Inoltre, facendo riferimento alla città o paese o regione dove abiti, puoi cercare anche sui siti dei centri dell’impiego, o sui giornali locali che hanno sempre siti internet con lista delle offerte di lavoro aggiornate.

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Come Migliorare il Personal Branding al Lavoro

L’utilizzo del web per la ricerca di lavoro è di certo uno dei canali più diffusi nella nostra società. Ecco perché diventa fondamentale per i potenziali candidati tenere in considerazione il Personal Branding che rappresenta la ragione per cui un cliente, un datore di lavoro o un partner ci sceglie.

Godere di una buona reputazione sul web rappresenta, infatti, un buon biglietto da visita, un’occasione per mettere in bella mostra passioni ed interessi, rendendoci maggiormente interessanti agli occhi del selezionatore. La cura del proprio brand è un’evoluzione di quelle che in passato venivano chiamate referenze e che acquisisce un valore aggiunto che arriva dalle tecnologie e dal web. Blog, social media, network e comunità virtuali sono ambienti in cui la promozione personale risulta fortemente accelerata: per questo è ancora più importante dotarsi di mezzi e strumenti per mantenerne il controllo.

Quali sono quindi i consigli per migliorare il proprio Personal Branding.
Prima di tutto puntare sui contenuti e dimostrarsi capaci di esprimere idee chiare e coerenti, quindi aver chiaro cosa comunicare su temi cui siamo davvero interessati, evitando di apparire generici e superficiali.

Essere in grado di unire sempre forma e sostanza, ovvero mantenere un linguaggio chiaro, diretto e comprensibile sia per gli esperti sia per i non addetti ai lavori e utilizzare i social network conoscendone i target di riferimento.

Inoltre è importante metterci la faccia. Infatti essere presenti online è indispensabile, ma è ugualmente importante essere presenti fisicamente e stabilire delle connessioni che portino poi a degli incontri dal vivo per creare nuove opportunità professionali.

Infine è fondamentale fare sharing e partecipare. Condividere i contenuti è la forza innovativa del Web 2.0 e partecipare attivamente è importante per migliorare il proprio Personal Branding, chi aiuta gli altri in rete, chi mette le sue conoscenze tecniche o anche solo personali a disposizione e diventa parte attiva di una comunità acquisisce nel tempo affidabilità e competenza che metteranno in luce i talenti lavorativi

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Come Trasformare Hobby in Lavoro

Tutti hanno sognato almeno una volta nella vita di trasformare un hobby in un’attività remunerativa. Essere, insomma, i capi di se stessi.
Riprendendo un articolo di Galtime, vediamo qualche consiglio utile nel caso in cui decidiate di avviare un piccolo business a partire dalle vostre passioni.

Prima di tutto ricordate che la passione deve trasformarsi in bisogno. Non sempre fare ciò che si ama è garanzia di successo economico. Per trasformare un hobby in un business redditizio, dovete intercettare un bisogno che altre persone cercano di soddisfare. Apprezzate quello che fate ma cercate di capire se ciò che offrite è quello che gli altri stanno cercando, perché le persone sono disposte a spendere per l’acquisto di prodotti e servizi, solo nel caso in cui soddisfino  le loro esigenze e i loro desideri.

Inoltre sforzatevi di concentrarvi sul vostro obiettivo finale, non lasciandovi intimorire dagli ostacoli: troppo spesso, infatti, le persone non provano a realizzare i propri desideri per paura di fallire. Se si dispone di una buona idea, non temete il giudizio altrui, perché negli affari, come nella vita, da ogni fallimento si possono imparare lezioni molto importanti.

Bilanciate il tempo da dedicare alla pianificazione dell’attività: anche se avete già un lavoro, cercate di ritagliare almeno un’ora al giorno all’attività di amministrazione e pianificazione, come, ad esempio, scrivere un business plan, scegliere un nome commerciale, creare un logo, un sito web. Anche se questo vi renderà per alcune settimane molto occupati, se avrete costanza e determinazione ne beneficerete in breve tempo.

Per quanto riguarda l’investimento economico, se non avete accesso a capitali elevati per avviare il vostro business, probabilmente non dovreste prendere in considerazione il lancio di una società che abbia un inventario sterminato e costoso. E’ più semplice, infatti, iniziare con un piccolo investimento, fornendo, ad esempio, un servizio per altre imprese. Cercate modi creativi per finanziare la vostra attività, sfruttando per la sponsorizzazione anche gli strumenti gratuiti, come i social media.

Trasformare un’ idea in realtà può essere un percorso lungo e difficile. Circondatevi di persone positive che credono nel vostro progetto. Amici, parenti ma anche altri professionisti (esistono molti gruppi di supporto e forum  online) da cui avere consigli e sostegno.