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Come Utilizzare l’Indice MACD

Ci occuperemo di esporre gli accorgimenti logici ed operativi che bisogna porre in atto, affinché si costruisca un buon indice macd.

L’uso di parametri prefissati nell’applicazione dell’indice macd non è sempre funzionale alle nostre esigenze. Dunque, se si è alle prime armi con l’indice macd è bene sapere che la natura del modello matematico impiegato è di tipo parametrico e possiamo con discrezionalità adattarlo al tempo di investimento (tattica di brevissimo termine o strategia di medio/lungo termine), al mercato in cui si opera (caratteristiche predominanti riguardanti ad es. la volatilità), ai titoli in cui si desidera investire.

La costruzione dell’indice macd
Nelle sue applicazioni standard, l’indice macd prevede l’utilizzo della combinazione di due medie mobili esponenziali, di cui una a 12 giorni e l’altra a 26 giorni. E’ possibile cambiare il lasso periodale, così come il tipo di media impiegata. Può risultare utile combinare l’indice macd con altri strumenti di interpretazione grafica ed analitica.

Che cosa è l’indice macd? Non è altro che la differenza fra due medie mobili di diversa reattività.

Graficamente, il punto di incontro tra le due curve, reagenti ai prezzi o quotazioni, rappresenta come una sorta di fase di rottura ciclica o atipicità prevedibile in cui è da rilevare un trend in rialzo o in ribasso.

Colui che cerca di cogliere informazioni previsionali, a partire dall’indice macd, deve cercare di anticipare il trend, sfruttando eventualmente i picchi di ascesa e discesa dei prezzi. Quindi, dovrà cominciare a muoversi già prima del punto di incontro tra le due curve, salvo falsi segnali dell’indice macd.

L’informazione che ne possiamo carpire è di natura duplice:

– L’anticipazione del trend di mercato (L’indice macd, visto matematicamente come la differenza fra le due medie)

– La forza o intensità oscillatoria ex-post la rilevazione dei prezzi di chiusura, per poter capire attraverso l’indice macd ed una media mobile riferita ad un lasso periodale dato dalla differenza fra i 2 periodi (graficamente: linea di segnale; matematicamente:media mobile di forza), con che approssimazione bisogna fidarsi della portata informativa del modello matematico

Come capire se ci si trova di fronte a falsi segnali?
L’esperienza nell’impiego ed interpretazione di tale modello matematico, ha condotto l’investitore a cogliere, a partire da alcune informazioni, la rappresentatività o meno dello strumento di analisi di mercato stilizzato, dal punto di vista concettuale e matematico.

In gergo borsistico:

– Il trend “Orso” è riferito ad un trend ribassista dei prezzi

– Il trend “Toro” è riferito ad un trend rialzista dei prezzi

E’ molto importante capire se ci si trova in una fase di “inversione di rotta”: se ad es. graficamente il modello si comporta come se la differenza fra l’indice macd e la media mobile di forza sia positiva (taglio della linea di segnale) ma senza che si parta da un trend Orso, potrebbe trattarsi di falsi segnali. E viceversa.

Come comportarsi? Verificare l’informazione predittiva dell’indice macd, attendendo pazientemente se nelle prossime chiusure delle sedute borsistiche, il trend Toro trova conferma. In questo caso, l’indice macd è ancora valido.

Quindi, due sono le indicazioni per capire l’attendibilità dell’indice macd:

– La dinamica del modello e non solo la direzione del trend, nel senso che il punto di rottura deve succedere ad una fase anticipatrice sufficiente a cogliere la “tipicità” ciclica del movimento dei prezzi

– L’intensità oscillatoria, ovvero la formazione di picchi in ascesa o riduzione dei prezzi. Le informazioni che ne conseguono aumentano, ma vi è anche maggiore rischio di falsi segnali, per l’alta volatilità del titolo (profilo dolce o slant divergence vs profilo appuntito o peak-trough divergence).

Molto interessante.

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Opzioni Binarie – Strategia della Forchetta

Avete mai sentito parlare della strategia della “forchetta”? Forse no perché è poco utilizzata ma non per questo è meno efficace.

Tra l’altro è molto semplice ed immediata da capire. Con tale approccio, cercheremo di prevedere cosa faranno i prezzi, in base ad una determinata constatazione, valida nell’80% dei casi. Quando si delinea uno “swing dei prezzi”, cosa succede alla traiettoria? Tenderà a ritornare, in uno spazio più o meno breve (a seconda dell’inclinazione del grafico e della dinamica dei prezzi) verso il punto mediano.

Ora vediamo di chiarire il tutto con esempi grafici prendendo come riferimento direttamente i migliori broker.

Prima spieghiamo il funzionamento di tale approccio
Osservate il seguente abbozzo grafico che cercheremo di illustrarvi con chiarezza.

Che cosa fanno qui i prezzi? Il classico “swing”. Ovvero, raggiungono prima un punto di “massimo” dinamico in A per poi seguire un tratto discendente in B (minimo dinamico) per poi risalire ulteriormente verso C. Seguirà una traiettoria correttiva dei prezzi che tenderà a tornare verso il lato mediano, che abbiamo individuato tracciando la relativa parallela a partire dal punto A. Questo ci servirà per le nostre previsioni. I prezzi si muoveranno nuovamente verso la parallela intermedia. Possiamo aiutarci anche con le candele giapponesi per capire la tempistica in cui avverrà l’inversione di rotta, nonché con tutti gli strumenti di supporto tecnico messi a nostra disposizione.

Un ragionamento semplice ed intuitivo che cercheremo di applicare in alcuni esempi pratici, estrapolati dall’osservazione real time dei prezzi per vari sottostanti con i migliori broker di opzioni binarie.

A proposito, tale strategia viene detta “strategia della forchetta”per la conformazione grafica a forma di forchetta dello swing dei prezzi osservati.

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Smarrimento Cambiali – Cosa Fare

Le cambiali sono titoli esecutivi che rappresentano un credito vantato dal possessore del documento, il quale avrà il diritto di escutere i beni del debitore inadempiente, sempre che siano stati soddisfatti tutti i criteri previsti dalla legge.

Per dettagli sul funzionamento è possibile fare riferimento al sito Cambiale.net. In questa guida spieghiamo quali sono i costi che deve sostenere chi smarrisce una cambiale.

Per iniziare è il caso di dire che per le procedure di ammortamento non è richiesto patrocinio di un legale, poiché la procedura da seguire (procedura di ammortamento) può essere espletata direttamente dal soggetto implicato.

Premesso ciò i costi che gravano per porre in essere le procedure da fare in caso di smarrimento, sottrazione o distruzione della cambiali sono i seguenti:

– spese contributo unificato ex DPR, n. 115/2002 pari a 70,00 €;

– spese forfettarie bollo per l’iscrizione a ruolo pari a 8,00 €.;

– spese richiesta per le copie autentiche del decreto di ammortamento del
Pre­sidente del Tribunale;

– spese di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale-P. II^ pari a €.7,95 per
riga;

– una marca da bollo da 14,62 € gli atti giudiziari;

– una marca per diritti di cancelleria da 3,54 €;

– una marca da 14,62 € per gli atti amministrativi.

All’istanza di ammortamento deve essere allegata copia della denuncia all’A.G.

La procedura da seguire è quindi semplice.

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Rollover nelle Opzioni Binarie

Non tutti i migliori brokers lo permettono: il rollover consiste nell’opportunità di posticipare la scadenza dell’opzione binaria su cui abbiamo investito. Il rollover, d’altronde, è ideale non per tutte le esigenze dei traders ma è ottimale per alcuni stili di trading.

Spesso è un’alternativa alla vendita anticipata delle opzioni, dato che si può evitare un risultato out of the money (in perdita), trasformandolo, se le previsioni sono giuste, in un esito in the money (in guadagno).

Vediamo quali sono le possibili varianti previste dalle migliori piattaforme di trading binario che offrono tale opportunità e chi lo offre. Ci soffermeremo, inoltre, sul perché potrebbe convenire o meno esercitarlo.

Rollover: ecco le varianti possibili
Le piattaforme di opzioni binarie possono applicare diverse condizioni per il rollover. In particolare si tratta di:

la previsione di un tempo minimo prima di poter esercitare il diritto, nell’intervallo inferiore della scadenza dell’opzione binaria
la previsione di un tempo massimo entro cui esercitare il diritto, nell’intervallo superiore della scadenza dell’opzione binaria
la possibilità di attuare tale “personalizzazione dell’investimento” anche se l’opzione è in the money, o meno
l’imposizione di condizioni ulteriori, affinché ci si possa avvalere di tale possibilità (ad es. l’investimento di unità addizionali di capitale)
la libertà con cui si può estendere la scadenza tra quelle disponibili
il numero di volte in cui si può personalizzare l’investimento, differendo la scadenza, in toto e per ogni trade aperto
il tipo di opzioni su cui è esercitabile
l’invarianza delle condizioni iniziali (tasso di rendimento, costo dell’operazione, eventuale presenza di commissioni)
Perché utilizzare il rollover?
Per chi è utile poter differire la scadenza dell’opzione binaria? Per tutti quei traders che monitorano continuamente il mercato e si accorgono o di poter incrementare i guadagni o di aver anticipato di un po’ l’ ingresso sul mercato. Può capitare anche nelle migliori analisi tecniche di commettere degli errori che prontamente, se la piattaforma lo consente, si possono rimediare. L’unica condizione è che, appunto, si consiglia tale opzione solo a chi sta seguendo delle previsioni su quel tipo di sottostante.

E’ necessariamente un errore di analisi tecnica? Non sempre. Potrebbero essere accaduti nel frattempo degli eventi che hanno mutato le condizioni del mercato e, quindi, anche la dinamica dell’asset.

Facciamo un esempio. Abbiamo investito sul pair Eur/Usd, con una scadenza di medio/lungo termine. Nel frattempo, la Fed annuncia un inasprimento della politica monetaria e l’inizio del “tapering”: tutte le nostre previsioni iniziali sono saltate perché mancano di questo inatteso “rumours” economico che determinerà, molto probabilmente, un rafforzamento relativo del dollaro Usa rispetto all’Euro. Se osassimo pensare che tale effetto durerà solo quella “manciata” di minuti e la nostra opzione scade proprio in quel momento, è l’ideale poter posticipare la scadenza, attendendo la “normalizzazione” del corso dei prezzi.

L’utilità di tale strumento, a condizioni di mercato mutate, non convince, però, chi crede che i prezzi futuri continuino ad incorporare i prezzi passati. In questo caso, bisognerebbe rivedere totalmente le nostre previsioni e cercare di ottenere un “male minore”. Ricordate che il nostro obiettivo deve essere quello di perdere il meno possibile, se proprio non possiamo evitare di chiudere out of the money.

Quindi in definitiva il rollover conviene?
Vi abbiamo dato un’idea di chi offre tale possibilità di personalizzazione, nonché le varianti con cui tale opportunità viene proposta ai traders.

Le opzioni binarie mancano di un importante strumento di personalizzazione dell’investimento molto utilizzato nel forex: lo stop loss automatico ed il trailing stop. Di cosa si tratta? Della possibilità di chiudere automaticamente (o in modo condizionale) il trade al raggiungimento di una certa soglia critica, magari prossima a quello che crediamo essere il livello di resistenza dinamico, raggiunto il quale prospettiamo una discesa dei prezzi (ammettendo che abbiamo previsioni rialziste). Il forex, però, costa di più che il trading binario ed è più rischioso.

Il rollover ha voluto compensare tale mancanza. Conviene? A conti fatti può salvarci da una perdita non preventivata se riusciamo a stimare che il trend possa invertirsi ed andare a nostro favore. Quindi, può convenire. Tuttavia bisogna fare delle valutazioni caso per caso, anche perché non è sempre gratuito il suo esercizio ed è necessario capire, se a conti fatti ne vale la pena. Se le vostre previsioni sono esatte, a parità di investimento iniziale, guadagnerete sempre lo stesso (% sul capitale investito), dato che il rendimento è predeterminato. Altrimenti perderete l’investimento iniziale, fatto salvo la previsione di un ritorno sulle perdite. Inoltre, alla perdita del capitale iniziale dovrete aggiungere l’eventuale commissione di rollover. Sta a voi decidere!

Quindi, poca emotività con le opzioni binarie. Non bisogna rischiare che vedervi concesso il rollover possa far ritardare una perdita (a previsioni fatte) inevitabile. Bisogna imparare anche a perdere o a ridurre, la perdita stessa (ancora meglio, andare in guadagno, ma ciò non può essere pura casualità). Ma quando questa è inevitabile neanche il rollover è un’ ancora di salvezza. Cercate sempre di basarvi sull’analisi tecnica e tutti gli strumenti a vostra disposizione per fare la scelta migliore.

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Caratteristiche e Tipi di Obbligazioni

Le aziende private e gli enti pubblici che necessitano di fondi per le proprie attività possono chiedere finanziamenti presso istituti di credito, ma anche rivolgersi al mercato dei risparmiatori, emettendo obbligazioni (spesso chiamati con il termine inglese bond). Pertanto, i risparmiatori, acquistando un titolo obbligazionario, diventano creditori dell’ente emittente, il quale, a sua volta, si obbliga a pagare interessi (anche periodici) ed a rimborsare il capitale ad una scadenza prefissata.
All’emissione, l’azienda debitrice definisce il tasso al quale il prestito è regolato, la periodicità del pagamento degli interessi e la data di scadenza per il rimborso. A sua volta, il risparmiatore, sottoscrivendo obbligazioni, diventa creditore della società o ente che le ha emesse e acquista il diritto alla restituzione del capitale prestato, nel termine ed alle condizioni stabilite dall’emittente.

A differenza delle azioni, che esprimono il possesso di una parte del capitale di una società, le obbligazioni danno il diritto alla riscossione degli interessi e del capitale investito. Mentre l’azionista è socio della società emittente, l’obbligazionista ne è creditore. Quindi l’azionista partecipa alle sorti della società e ha un ritorno dall’investimento che è direttamente collegato, nel bene e nel male, ai risultati economici dell’azienda. L’obbligazionista, invece, ha un ritorno dell’investimento che non dipende dai risultati aziendali, se non quando questi sono talmente negativi da rendere impossibile il rimborso del debito.

Le obbligazioni sono titoli di credito emessi da
– Stati Sovrani. I titoli di Stato italiani sono Bot, Cct, Ctz, Btp.
– Società. Le obbligazioni societarie, o corporate bond, sono le obbligazioni emesse da banche, in questo caso si parla di obbligazioni bancarie, aziende e società private.
– Enti Sovranazionali. Sono organismi bancari internazionali creati e garantiti da comunità di Stati (UE), non appartenenti ad un unico specifico paese, che raccolgono fondi per finanziare progetti governativi o di aziende private in diverse parti del mondo.Tra gli enti sovranazionali più importanti figurano European Investment Bank (BEI), la European Bank for Reconstruction and Development (EBRD), World Bank (IBRD), Fondo Monetario Internazionale.

Sulle obbligazioni grava un’aliquota fiscale sugli interessi. Inoltre anche le plusvalenze eventualmente realizzate sono tassate con la stessa aliquota.
In relazione al flusso degli interessi periodici, cioè al pagamento delle cedole, ed al rimborso alla scadenza del capitale, che è pari al valore nominale, le tipologie principali di obbligazioni, da cui derivano tutte le altre, sono le seguenti:
– Tasso fisso. La cedola rimane fissa per tutta la durata dell’obbligazione. Alla scadenza l’investitore riceve una somma di denaro pari al valore di rimborso dei titoli, mentre durante la storia dell’obbligazione riceve gli interessi con una cedola trimestrale, semestrale o annuale. I più noti sono i Btp (Buono del Tesoro Poliennali), titoli pluriennali con scadenze anche di 30 anni, che prevedono una cedola fissa semestrale o annuale.
– Tasso variabile. Gli interessi maturano in funzione di determinati parametri, come ad esempio l’Euribor, gli indici azionari, i prezzi di azioni, i tassi di cambio, e quant’altro. I più noti sono i Cct (Certificato di Credito del Tesoro) titoli pluriennali che pagano cedole semestrali determinate in base all’andamento dei tassi dei Bot.

Molto interessanti.